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Il nostro itinerario

Nelle due settimane a disposizione siamo riusciti a compiere il solo giro dell' isola tralasciando il centro con i suoi rilievi, il "Desert des Agraites" con la "Plage de Saleccia" e il "dito", famoso per la sua selvaggia bellezza e per la forma a indice rivolto verso Genova e la Liguria. Una paio di settimane in più sarebbero bastate per compiere l'intero percorso, ma evidentemente la zona merita un viaggio a parte.
I chilometri nella sola Corsica non sono stati tantissimi, bisogna comunque tener presente che i tempi di percorrenza sono piuttosto lunghi specialmente in alcuni tratti stretti e molto esposti, che caratterizzano la stupenda costa occidentale. Per questo motivo consiglio di percorrere almeno questo tratto in senso orario, vi assicuro che in certi punti è meglio lasciare ad  altri e ai mezzi più leggeri il bordo a picco sulla scogliera spesso carenti di manutenzione.
In totale contrapposizione si presenta il versante orientale scorrevole ed abitato, ma che non offre nulla di paragonabile al versante opposto e alla bellissima regione meridionale con le sue spiagge e Bonifacio.
Molti sono i luoghi che abbiamo solo intravisto lungo il percorso, ma in generale pensiamo di esserci fatta un' idea sufficientemente obbiettiva della bellezza di quest'isola, che presenta alcuni tratti completamente selvaggi e liberi dall' urbanizzazione che ha spesso colpito la pur bella costa sarda.

Soste e rifornimenti

In Corsica è vietato il campeggio libero per problemi di sicurezza visto l'alto numero di incendi estivi o forse per le solite motivazioni che tutti conosciamo. Abbiamo sempre trovato dei buoni campeggi non particolarmente esosi, quasi tutti con camper service, market e piazzole di ragionevoli dimensioni, anche se non sempre è stato facile trovare posto e colonnina funzionante (procurarsi l'adattatore francese). Chiedendo ai propietari è comunque possibile sostare per la notte nei piazzali dei ristoranti o altri luoghi privati, meno facile è invece l'approvvigionamento d' acqua al di fuori delle strutture preposte.
Nei grossi centri ci sono alcuni sportelli automatici, che è consigliabile utilizzare vista la scaristà di banche nei centri minori e in particolare sulla costa occidentale assolutamente meno rifornita della costa opposta, stesso discorso vale per i beni alimentari. Per quanto riguarda la lingua, quasi tutti i Corsi capiscono l'italiano, sarete più ben accetti se cercate di parlare in francese o inglese, anche se poi si finisce quasi sempre con la nostra lingua. E' importante notare che i centri turistici sono sempre meno sotto la gestione diretta degli isolani, ed è facile trovare alle reception personale francese proveniente dal continente, sempre e comunque molto gentile, ma scarsamente propensi a dialoghi che non siano in pura lingua transalpina.

1° tappa Livorno-Bastia-Ghisonaccia (Km. 92)

Da Livorno sono disponibili diverse compagnie per la tratta fino a Bastia, il tragitto dura circa 4 ore e il costo dipende come sempre dal periodo, giorno della settimana dimensioni del mezzo e numero di persone a bordo. Il nostro traghetto partito alle 8.30, malgrado il mare decisamente mosso, è arrivato sull' isola alle 12.30 in perfetto orario. Dopo una breve pausa e il rifornimento a un ipermercato (molto frequenti nella zona) rotta verso sud e sosta a Ghisonaccia al campeggio "Arinella Bianca" per una giornata di rilassamento totale. Qui la costa è piatta e caratterizzata dalle lunghe spiagge su un bel mare. Tutto bello, ma la vera Corsica comincia qualche decina di chilometri più a sud.

2° tappa Ghisonaccia-Rondinara (Km. 101)

Con l'ansa di Favone e il golfo di Pinnarellu si possono ammirare le prime vere spiaggie bianche con mare cristallino che andiamo cercando. Appena passato Porto Vecchio, sulla sinistra una strada piuttosto stretta ma agevole costeggia la "Punta di u Cerchio"  sul golfo di Porto Vecchio, e dopo il borgo di Piccovagia porta alla "Plage de la Palombaggia". Qui si può parcheggiare in un ampio parcheggio a pagamento nei pressi della spiaggia (per passare la notte chiedere al guardiano), e raggiungere con una breve stradina in piano la magnifica spiaggia dove abbiamo passato alcune ore malgrado qualche goccia di pioggia che fortunatamente ci ha presto abbandonato.
Dopo questa sosta continuando per la stessa strada si esce sulla N198 e proseguendo a sud direzione Bonifacio passiamo il golfo di Santa Giulia raggiungendo in breve l'incrocio a sinistra con la D158 che ci porta a Suartone e di seguito al campeggio "Rondinara" a poche centinaia di metri dalla baia omonima. L'ambiente è splendido e il campeggio non è male con market e camper-service, solo qualche problema per trovare posto e colonnina efficiente, ma ne vale la pena. Dal campeggio un sentierino in discesa porta alla splendida spiaggia che può valere da sola l'intero viaggio.


Palombaggia Rondinara


3° tappa Rondinara-Bonifacio (Km. 19)

Il viaggio verso Bonifacio è molto breve e come prima cosa parcheggiamo al camping "L'Araguina" che si trova sulla sinistra prima di entrare nella zona portuale. Il campeggio è piuttosto brutto, ma riparato dal sole e dal vento che spesso batte la zona e può essere, per il suo basso costo, un'alternativa al parcheggio. Dal campeggio si scende al porto dove è possibile salire su uno dei battelli privati che permettono in un ora circa di vedere da vicino le splendide falesie sulle quali è arroccata la cittadina. Il percorso per salire dal porto al centro storico è costeggiato da ristoranti e negozi e da uno sportello automatico poco prima della scala pedonale.


Bonifacio


4° tappa Bonifacio-Propiano (Km. 91)

Da Bonifacio ci spostiamo verso nord, seguendo la N196 passiamo sul tratto di strada sopra la baia di Roccapina da dove si può ammirare la "Rocher du Lion" roccia scolpita dalla natura con la forma inconfondibile. Passati per Sartène giriamo a sinistra per Portiglio e la punta di Campomoro, bella ma superaffollata, torniamo sui nostri passi e rientrando sulla nazionale ci fermiamo nelle vicinanze di Propiano al campeggio"Tikiti" lontano dal mare, ma molto bello, spazioso e pieno di fiori.

5° tappa Propiano-Cargese (Km. 124)

Da Propiano percorriamo tutta la strada costiera (D157, D155 eD55) fino a Porticcio, passando per Portigliolo, Ruppione, fermandoci infine per il pranzo a Porticcio con vista sul golfo di Ajaccio. I campeggi e parcheggi sono tutti sovraffollati e comunque la zona non ci sembra così bella. Decidiamo quindi di proseguire e seguendo la D81 arriviamo a Cargese ove sostiamo al campeggio "Torraccia" appena dopo il paese in direzione Porto. Da qui un sentiero abbastanza lungo porta alla bella "Plage de Chiuni" regno dei surfisti.


Rocher du Lion Plage de Chiuni


6° tappa Cargese-Plage d'Arone (Km. 28)

Pochi chilometri separano Cargese dalla stupenda Plage d'Arone. Proseguendo per la D81 si gira a sinistra seguendo le indicazioni poco dopo il supermercato del paese di Piana nei pressi della piazza principale. La D824 è una strada molto bella anche se dalla cartina potrebbe sembrare particolarmente difficile. Per 13 km si scende fino al campeggio a pochi metri dalla spiaggia, con delle indimenticabili vedute sul Capo Rosso, dove svetta la "Tour de Turghio" una delle tanti torri genovesi dell' isola, ma in una posizione decisamente strategica con vista su tutto il golfo di Porto. In questo campeggio ci fermiamo alcuni giorni compiendo a piedi e in bicicletta diverse escursioni nei dintorni in un ambiente di macchia mediterranea su terreno spesso ripido, siamo infatti sempre più vicini alle massime elevazioni dell' Isola che con il Monte Cinto raggiungono i 2706m a pochi chilometri dal mare.


Plage d'Arone e Capo Rosso


7° tappa Plage d'Arone-Algajola (Km. 153)

Questa è stata sicuramente la tappa più spettacolare, praticamente tutta in ambiente selvaggio e su strada a picco a tratti molto stretta (in questi punti si consiglia di far passare appena possibile gli autoveicoli che ci seguono, per salvarsi in retromarcia da incroci problematici).  Fatta qualche curva sulla D81 in direzione Porto, ci troviamo immediatamente a passare tra "Les Calanche" conformazioni rocciose caratteristiche e molto belle. Dopo Porto continuiamo sulla D81 verso Galéria, passando per il "Col del la Croix " e il "Col de Palmarella" sopra Girolata, singolare e probabilmente felice borgo di pescatori raggiungibile praticamente solo via mare o per sentiero. Siamo infatti nella riserva naturale di Scandola che poi avremo occasione di ammirare dal mare.  Ci dirigiamo infine verso Calvi e proseguendo verso I'lle Rousse sulla N197 ci sistemiamo nel campeggio "A Marina" di Algajola, vicino alla bella spiaggia che si raggiunge attraversando i binari della piccola linea ferroviaria locale.


Les Calanche Porto Algajola


8° tappa Calvi e Riserva Naturale di Scandola (Km. 0)

A pochi metri dal nostro campeggio ad Algajola passa la ferrovia che copre la tratta Calvi-Bastia. La  fermata è vicina al campeggio prima della spiaggia, e pagato il biglietto direttamente sul treno, in una buona mezz'ora arriviamo alla stazione terminale di Calvi. Il trenino non è il massimo della comodità, ma dai finestrini lo spettacolo di questo tratto di costa è particolarmente bello. Di fronte alla stazione d' arrivo c'è il solo sportello automatico disponibile al quale ci accodiamo per un minimo di rifornimento. Calvi è molto bella e anche molto turistica, dopo un giro in centro, saliamo su un'imbarcazione privata che ci porterà in tre ore a visitare tutta la costa tra Calvi e Porto nella riserva naturale di Scandola. L'ambiente veramente stupendo ci lascia terminare la nostra vacanza nel migliore dei modi, e domani ci attende il rientro. GRAZIE CORSICA.


Algajola-Calvi Calvi Scandola


Note finali

Il rientro è abbastanza agevole seguendo la N197, N1197 e N193 fino a Bastia e in traghetto a Livorno. I chilometri percorsi in totale sono stati 1525 di cui 713 in Corsica e i restanti per il trasferimento da Trento a Livorno.